giovedì 12 dicembre 2013

Ambito SocioAssistenziale depotenziato

Leggo attonito che il dirigente dell’ambito sociosanitario sacilese dr. Roberto Orlich è stato nominato dirigente di quello udinese il 4 Dicembre 2013.
Ovviamente la sua nomina nella seconda città friulana ne descrive da sola capacità e professionalità che da sempre gli è stata riconosciuta di chi con lui ha potuto operare, e che avevamo messo al servizio dei nostri comuni.
E’ inaccettabile l’incapacità del presidente dell’ambito sacilese, il Sindaco Ceraolo, di tenere un collaboratore così prezioso in un settore così delicato per i cittadini.
Ricordo che Sacile si era contraddistinto negli anni della nostra amministrazione, proprio grazie alle capacità dell’assemblea dei sindaci efficacemente attuate proprio dal dr. Orlich, che a fatica allora sono riuscito a portare a Sacile. Sotto la sua direzione l’Ambito sacilese si era conquistato la posizione di ambito di riferimento delle politiche regionali e più volte le nostre prassi sono diventate “le” prassi regionali.
Negli anni del suo servizio a Sacile, l’ambito ha cambiato volto, si è scrollato di dosso la polvere che negli anni della loro gestione le giunte di centro destra avevano lasciato depositarsi su di lui, con  i rappresentanti politici di allora Fasan, Fundarò, Covre, evidentemente seguiti con medesimo tratto da quelli attuali.
Nella importante crisi che stiamo vivendo, il ruolo dell’ambito e dei servizi sociali è essenziale per mantenere un grado di protezione efficace, e la fuga di Orlich, ben fotografa quale considerazione abbia avuto in questi anni il suo servizio, e quale futuro gli attende sotto la guida dell’amministrazione attuale.
Dopo l’ospedale con il suo modello Sacile, oggi anche l’ambito viene azzoppato da questa incapace giunta di centro destra. Pensare che anche il Sindaco Ceraolo che si vantava di essere il presidente della conferenza regionale socio sanitaria, è stato mandato a casa da quell’incarico, l’incapacità è visibile a tutti.
Attendiamo di sentire le giustificazioni dell’amministrazione e quali strategie intende attuare per evitare la crisi in un settore tanto essenziale quanto delicato.



Roberto Cappuzzo

domenica 1 dicembre 2013

La nostra risposta alla replica del Sindaco Ceraolo.

Noi non abbiamo fatto polemica, abbiamo segnalato che il contributo è andato perso e questo è avvenuto per disinteresse o negligenza. Oppure il bando è stato visto troppo tardi, ma allora, invece di trovare scusanti, il sindaco dovrebbe dire le cose come stanno.

Secondo noi non serve appellarsi ai propri rappresentanti per vedere cancellata "l'intollerabile ingiustizia". Primo perché non si tratta di ingiustizia, secondo perché così facendo si perpetua l'abitudine ai favoritismi, alle raccomandazioni. I Cittadini per Sacile sono contrari a questa mentalità. Noi siamo per regole chiare, certe ed uguali per tutti.

Non è ingiustizia, perché lo stesso trattamento è stato riservato a tutti. E' ingiustizia quando il trattamento è diverso, ad esempio per il colore politico. Ma vi sono enti, come la provincia di pordenone (e molti comuni governati dal centrodestra), che hanno ricevuto i benefici a prescindere dal colore politico.

Ceraolo si lamenta tardi, perché non si è lamentato l'anno scorso quando  le modalità erano le medesime, ma decise dalla giunta Tondo?

Bisogna rammentare al sindaco ed ai sacilesi che il comportamento dell'amministrazione è causa della propria disgrazia. Infatti è vero che la domanda è stata presentata entro i termini, ma Sacile è stato l'ultimo ente a presentare le proprie domande. Un solo altro ente, Chions, si è visto rifiutare una delle proprie domande. Sacile è l'unico ente a cui sono state rifiutate TUTTE le domande.

Per fare un esempio, è come se indetta una gara di velocità, l'ultimo arrivato protestasse per l'ingiustizia di essere arrivato ultimo!

Sindaco Ceraolo, ma ci sei o ci fai?