giovedì 23 febbraio 2012

Accusa Ridicola!

Una umanità piccola piccola in tempi bui.
In questi tempi difficili c'è gente che non riesce ad essere seria. Come riesca in tanta impresa è un mistero.
E' il caso di un tale che di fronte ad appunti critici motivati ricorre alla supponenza. Ha ereditato una piccola carica di consigliere comunale e già dà lezioni a destra e a manca, scaricando su altri le responsabilità proprie e dei suoi compagni d'avventura.
Cosa avevamo detto di così grave da meritare la prosa scombinata di A. G. junior? Qui ci verrebbe da dire: che non sappia il senior quel che fa o dice lo junior!
Avevamo detto semplicemente questo: lo spettacolo che troppi consiglieri comunali danno durante le sedute del Consiglio Comunale è semplicemente indecente, tale da demotivare ed allontanare i cittadini che vi assistessero.
Potremmo anche aggiungere che è indecente anche lo spettacolo di certe riunioni del nostro Consiglio Regionale e del Parlamento nazionale. Come tutti sanno, meno il baby consigliere di Sacile.
Potremmo perfino esser contenti che i presenti siano sempre una esigua minoranza. E invece no. Non lo siamo.
Né ironizziamo su un fenomeno della vita pubblica che è negativo, segno di disprezzo e di noncuranza.
Noi, che ci distinguiamo per volere fortemente la partecipazione attiva di tutti i cittadini alla vita della res publica - compresa quella sacilese - ne siamo molto, ma molto preoccupati.
Lui no. E quando ammette una qualche difficoltà ... ne dà colpa agli altri, che farebbero discorsi senza sostanza.
A proposito di discorsi vuoti si noti come riesca nella impresa di infiocchettare il suo discorsetto di un numero strepitoso di aggettivi: tale, tal, fantasioso, suo, (francamente) ridicolo, irrinunciabile, stomachevole, arrogante, pretestuoso, normale, difficile, nostro, (un'accusa) vergognosa, politica, inappropriato.
Meno aggettivi, baby. Più sostantivi. E, ci permettiamo di suggerirgli: più sostanza!
Quanto alle riunioni di 'Libertà civica', su cui pretende di mettere becco, ci limitiamo a sottolineare come esse si tengano davvero e con grande libertà e passione. Le nostre sono riunioni in cui si parla e soprattutto si ascolta: dunque si pensa.
Non sono mere riunioni familiari.
Eh, baby? 
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Per approfondire: