giovedì 16 giugno 2011

Brunetta.

http://youtu.be/9pFjw72v_lc

mercoledì 15 giugno 2011

REFERENDUM: QUATTRO SI' - HA VINTO LA PARTECIPAZIONE !

I risultati ci dicono che la maggioranza assoluta del popolo italiano ha partecipato al voto referendario: 57 su 100! La sovranità popolare si è espressa ancora una volta: 95 % SI5% NO, e la memoria va al referendum del 2 giugno 1946, quando gli Italiani scelsero la Repubblica e cancellarono una monarchia che all'inizio aveva ben meritato, ma che aveva finito per diventare complice del fascismo, della guerra e della diserzione.

Questa, se è la vittoria della partecipazione sull'indifferenza, è anche una secca sconfitta di un governo  incapace di difendere i propri provvedimenti, le leggi che aveva fortemente voluto. La strana coppia Berlusconi/Bossi fino a ieri ha esortato a non votare: esortazione respinta con gravi perdite! I prepotenti cominciano a subire sconfitte in serie dal popolo sovrano e sono ormai in pochi a seguirli. Era ora ed è ora che si rifletta anche a Sacile: la fiducia va data solo a chi la merita.

Il voto si è espresso su questioni vitali, che riguardano tutti e non appartengono a questo o a quel partito; non sono di destra o di sinistra. Sono nostre, di tutti noi.

Il voto ha detto che l'acqua – come la terra e l'aria – è un bene di tutti, dunque pubblico e pubblici devono essere il controllo e la gestione.

Il voto ha detto che non abbiamo alcun diritto di lasciare alle prossime generazioni delle scorie, inquinanti e radioattive per secoli: tutti invece abbiamo diritto (e convenienza) ad avere energia rinnovabile pulita, sicura. E' ora che si torni ad un sacro rispetto della natura.

Il voto ha detto che la legge è uguale per tutti e che gli eletti dal popolo – soprattutto quelli che fan parte del governo - devono avere supremo rispetto della legge - e non devono avere privilegi di nessun tipo. Comincino a dimezzare i loro stipendi e ad abolirli, i privilegi. O dobbiamo pensare che questa tremenda e lunga crisi la dobbiamo pagare solo noi?


HA VINTO LA RES PUBLICA
DUNQUE HANNO PERSO LORO
quelli che volevano farci stare a casa o al mare
quelli che vogliono fare il loro affari privati a nostre spese
quelli dei privilegi e dei doppi, tripli, incarichi pubblici
quelli che avevano detto che noi Italiani siamo troppo emotivi. Già!
PARTECIPA!

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venerdì 10 giugno 2011

Contributi alle energie rinnovabili: che fine hanno fatto?

Ospitiamo questo appello di "SOS rinnovabili".


Sos Rinnovabili propone ai suoi simpatizzanti, collaboratori e partner di votare Si al referendum sul nucleare. Una scelta concreta, da imprenditori, e non una volontà ideologica.

Il movimento spontaneo  cresciuto nella protesta contro il decreto Romani che ha voluto accanirsi contro le imprese del fotovoltaico, oggi si dà un assetto  stabile, diventando un soggetto propositivo nel dibattito sul futuro energetico del nostro paese.

Per questo vogliamo partecipare al Referendum sul nucleare per togliere dal tavolo della discussione una varabile inutile, dannosa, e pericolosa. Il nucleare non è un fattore reale di crescita per il paese, non potrebbe in alcun caso alleviare la nostra dipendenza dal petrolio, e sopratutto non si presterebbe a rimodellare il sistema di produzione e di consumo di energia, cosa indispensabile. Bisogna decentrare la produzione, rendendo il territorio  il luogo della pianificazione reale del fabbisogno. Le fonti rinnovabili sempre più risponderanno a questa esigenza.

Per questo chiediamo a tutti i nostri interlocutori di farsi  protagonisti di un grande tam tam democratico per portare a votare Si il maggior numero di persone possibile.

Vincere il referendum significa imporre la necessità di un piano energetico nazionale, di elaborare finalmente una strategia  di lunga prospettiva che dia al nostro Paese un'identità e una mission internazionale. Come nel design, nella moda, nello stile di vita., anche nell'energia dobbiamo essere il paese della leggerezza e dell'eleganza del modo di vivere.

Votiamo Si al referendum per riprendere a pensare il nostro futuro energetico, per trovare un nuovo modello efficace ed efficiente di mettere il sole al centro dei nostri consumi.

Vota Si .E vota Bene:ATTENTI A NON SOVRAPPORRE LE SCHEDE DURANTE IL VOTO.

La carta copiativa delle schede potrebbe far annullare il vostro voto. Votate scheda per scheda.

Rispondete alla nostra e-mail con un OK che ci dia il segno della vostra adesione.

SOS RINNOVABILI

Referendum Popolari 12 e 13 Giugno 2011

Perché NO?
Sì, Sì, Sì, Sì !
Domenica 12 e lunedì 13 giugno 2011 i cittadini italiani saranno chiamati al voto per esprimersi su quattro referendum popolari per l'abrogazione di disposizioni di leggi statali.
Le denominazioni sintetiche, formulate dall’Ufficio centrale per il referendum costituito presso la Corte Suprema di Cassazione, in relazione a ciascuno dei quattro quesiti referendari dichiarati ammissibili, sono:
referendum popolare n. 1Scheda di colore rosso - Modalità e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione; il quesito prevede l'abrogazione di norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali a operatori economici privati.
referendum popolare n. 2Scheda di colore giallo - Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norme; il quesito propone l'abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l'erogazione dell'acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione del capitale investito dal gestore.
referendum popolare n. 3Scheda di colore grigio - Abrogazione dei commi 1 e 8 dell'articolo 5 del dl 31 marzo 2011 n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 2011, n. 75. Abrogazione parziale di norme; il quesito propone l'abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare.
referendum popolare n. 4Scheda di colore verde - Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale; il quesito propone l'abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.

I Cittadini per Sacile propongono di votare 4 SI!

I decreti del Presidente della Repubblica del 23 marzo 2011, di indizione dei referendum, sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n.77 del 4 aprile 2011.

venerdì 3 giugno 2011

“LA SCUOLA PUBBLICA CHE VOGLIAMO” - Sintesi

Sintesi riunione del 15 aprile 2011
sul tema
“LA SCUOLA PUBBLICA CHE VOGLIAMO”
Sacile - Sala 'Brugnacca'
ore 20.30 – 11.30

Presenti: Circa 50 persone provenienti da Sacile, Brugnera, Caneva, Polcenigo, Fontanafredda, Pordenone.


Qui trovi i documenti e la sintesi: Pagine sulla Scuola

La Scuola Pubblica che noi vogliamo. (2)

da Il Gazzettino:
Giovedì 21 Aprile 2011, SACILE - (olb) La lista civica Cittadini per Sacile - Libertà civica traccia un bilancio del convegno "La scuola pubblica che noi vogliamo" che si è svolto venerdì 15 in sala Brugnacca e annuncia «un riepilogo di tutti gli interventi e un progetto più approfondito sull'argomento». «Si è trattato di un confronto costruttivo sul tema della scuola - dicono i Cittadini in una nota - al quale hanno partecipato con argomenti, responsabili locali delle strutture scolastiche, amministratori, liste sindacali e comitati genitori di Sacile, Caneva, Polcenigo, Fontanafredda, Brugnera e Pordenone».
      Erano presenti, oltre agli organizzatori e ai comitati genitori, i dirigenti scolastici Paolo Bottega, Annamaria Pascale e Vita Maria Leonardi, il vicesindaco Claudio Salvador, l'assessore Bolzonello di Fontanafredda, il vicesindaco di Caneva Claudio Cusin. «Il moderatore Mulato - prosegue la nota - ha chiuso la serata a ora tarda con la promessa di riprendere i tanti argomenti messi sul piatto dai partecipanti in altri eventi simili. Due i temi più sentiti: la necessità che venga fatta chiarezza a tutti i livelli sulla situazione reale della scuola in tutte le sue prospettive e l'urgenza di legare la scuola sempre di più ad associazioni e società per condividere metodi e aspettative».