lunedì 26 settembre 2011

FIRMA PER IL REFERENDUM SULLA LEGGE ELETTORALE : VINCA LA PARTECIPAZIONE !

La maggioranza assoluta del popolo italiano ha partecipato all'ultimo voto referendario, alcuni mesi fa: 57 su 100! La sovranità popolare si è espressa allora in modo netto: 95 % SI – 5% NO, ed ora si presenta una nuova e importante occasione: una proposta di referendum per abolire l'attuale legge elettorale.

Quel voto aveva detto che l'acqua – come la terra e l'aria – è un bene di tutti, dunque pubblico e pubblici devono essere il controllo e la gestione.

Quel voto aveva detto che non abbiamo alcun diritto di lasciare alle prossime generazioni delle scorie, inquinanti e radioattive per secoli: tutti invece abbiamo diritto (e convenienza) ad avere energia rinnovabile pulita, sicura. E' ora che si torni ad un sacro rispetto della natura.

Quel voto aveva detto che la legge è uguale per tutti e che gli eletti dal popolo – soprattutto quelli che fan parte del governo, nazionale e regionale - devono avere supremo rispetto della legge - e non devono avere privilegi di nessun tipo.
Comincino a dimezzare i loro stipendi e ad abolirli, i privilegi.
Libertà Civica ha depositato in regione una proposta di legge che taglia privilegi ingiustificati. Come ogni privilegio. O dobbiamo pensare che questa tremenda e lunga crisi la dobbiamo pagare solo noi?
* * *
Ora si presenta una grande occasione per partecipare direttamente  alla vita politica e per decidere da chi vogliamo essere governati in una situazione così difficile e drammatica: la proposta di referendum sulla legge elettorale sta per arrivare al traguardo.
La consultazione per superare la attuale orrenda legge, detta non a caso "porcellum",  sta superando le 500mila firme: dunque è praticamente raggiunto l'obiettivo di richiedere la consultazione popolare. A quel punto la domanda passerà al vaglio della Cassazione. Ma il comitato che promuove il referendum vuole andare oltre ed uno dei promotori dell'iniziativa, Arturo Parisi, ha annunciato che la raccolta vuole arrivare a 700mila firme entro il prossimo 30 settembre.

Noi, Cittadini per Sacile, lavoriamo perché l'obbiettivo venga raggiunto: va restituita la parola a noi cittadini italiani e soprattutto va restituito il diritto di fare delle scelte su tutto ciò che ci riguarda. In primo luogo la elezione di deputati e senatori, dunque il governo del paese. Con la attuale legge non si è liberi di scegliere: si traccia un segno sulla scheda  per dei candidati decisi da qualche segretario o padrone di un partito, che sta a Roma, a Milano, o chissà dove.

Obbedire ad ordini impartiti dall'alto non è scegliere!
E' tipico dei servi non di donne e uomini liberi.
Noi siamo preoccupati per i riflessi che giungono fino a Sacile di questo sistema di comando, che possiamo chiamare padronale, o anche dispotico. Ricorda qualcosa della antica propaganda fascista.  Per convincere il popolo italiano che era bene che uno solo decidesse per tutti e quindi esercitasse il comando senza limiti, si usò la violenza squadrista, ma si inventò anche uno slogan come credere, obbedire, combattere. Fu abolito ogni tipo di libertà, a cominciare dalla libertà di parola.
Ne conosciamo i tragici risultati e, se siamo qui a parlare liberamente, lo dobbiamo ai resistenti ed alla Costituzione repubblicana che ne è derivata.

Noi siamo preoccupati del fatto che, in un partito di Sacile, un capo locale possa dire ai suoi iscritti ed elettori: adesso basta, parlo solo io! E' vero che ci sono partiti dove decide uno solo, col suo piccolo cerchio di fedelissimi... Poi accade che prenda decisioni sbagliate, stupidamente inutili e dannose, o non decida niente per il bene comune. Salvo nominare consigliere regionale un proprio caro, un figlio nullafacente, o la propria occasionale infermiera. Pagati profumatamente da noi. Cittadini italiani ed europei.

E' vero che anticamente l'imperatore romano Caligola fece senatore il suo cavallo, ma era il suo cavallo da battaglia e lui era un grande generale. E poi voleva segnalare ai senatori che se erano seduti là, a governare un impero, ciò era possibile perché lui e il suo cavallo avevano combattuto per loro.

Non vorremmo che a forza di affidarsi alle decisioni di uno solo, o di pochi capi, aumentasse il numero degli indifferenti, che è già molto alto: non vota ormai il 40 per cento dei cittadini italiani. Quattro su sei!
Bisogna invertire la tendenza.



PARTECIPA!

LA FIRMA PER IL REFERENDUM
SULLA LEGGE ELETTORALE E' POSSIBILE
FINO AL 30 SETTEMBRE