GIUDIZIO
DEL TAR SU VIALE ZANCANARO
L’epilogo
della vicenda legata alla volontà dell’amministrazione Ceraolo di
realizzare una rotonda in viale Zancanaro, era prevedibile fin dal
suo inizio e mette a nudo tutte le criticità che da 4 anni
affliggono la nostra città.
E
comunque non risulta chiaro l'interesse
pubblico che
ha spinto il sindaco Ceraolo ad affrontare una causa al TAR.
Quando
decisero di realizzare la rotonda, il nostro gruppo volle
sensibilizzare la popolazione chiedendone un parere con l’ormai
famoso leggio che per mesi rimase ai piedi della magnolia a dimora
nell’incrocio. Questa sollecitazione incontrò subito la
sensibilità di diversi cittadini che autonomamente e senza che noi
interferissimo mai con il loro operato, si attivò raccogliendo firme
ed alzando il livello di attenzione su cosa stava per accadere in
quell’incrocio. Decidemmo di non rivendicare nessuna primogenitura
su quanto accadde, perché il metodo che da sempre perseguiamo non è
quello dello scontro politico o della strumentalizzazione, ma della
sollecitazione su problemi che a nostro parere dovrebbero essere
presi in carico da chi amministra la nostra città. Ricordiamo che
ormai da più di un anno attendono risposte le nostre sollecitazioni
sul gioco d’azzardo nei bar e nelle sale da gioco, sulla viabilità
a San Giovanni del Tempio, mentre altre proposte che hanno trovato la
condivisione dell’intero consiglio comunale, giacciono inapplicate.
L’ostinazione
del Sindaco Ceraolo, perché altrimenti non si potrebbe qualificare
il suo comportamento, che lo ha spinto ad intentare una causa
perdente presso il TAR contro la Soprintendenza, con la conseguenza
di perdere non solo la sua faccia, ma anche di creare imbarazzo
nell’intera citta di Sacile. Quanto sta facendo subire ai nostri
cittadini ed alla nostra città, non si cancella pagando le spese
processuali e gli avvocati, ben più grave è la sua ricaduta;
Il
suo comportamento ostile nei confronti della Soprintendenza, ha
prodotto un vincolo che grava su ogni abitante di viale Zancanaro,
che si vede costretto a lunghi e costosi pareri anche per opere che
in ogni altro comune vengono concessi grazie al rapporto di stima e
correttezza istituzionale tra i diversi enti, Soprintendenza e Comune
in primis.
Questo
inutile scontro tra istituzioni dà la misura di quanto il Sindaco
abbia perso la misura del suo ruolo e di quanto i suoi comportamenti
possano penalizzare l’intera comunità. Alla soprintendenza il
comune di Sacile si rivolge quasi quotidianamente stante il
consistente patrimonio storico artistico della città: quale
atteggiamento potrà avere nei confronti di un’amministrazione che
l’ha citata in giudizio ? Potrà ritenere che il comune tuteli i
principi generali ai quali sovraintende o si vedrà costretta a
vagliare con ancor più attenzione quanto gli viene sottoposto nel
timore che vi siano contenute azioni e proposte irricevibili ? e chi
pagherà per questo suo gesto, con estenuanti sospensioni fino al
possibile immobilismo in questo momento di grave stagnazione?
Ricordiamo
ai sacilesi che durante la nostra legislatura, dove il volume delle
opere pubbliche è stato di € 42.500.000 di cui € 31.268.226
completamente realizzate (oltre 20 volte quello realizzato
dall’amministrazione Ceraolo), numerose e puntuali sono state le
richieste alla Soprintendenza:
per
la pulizia e sistemazione della scalinata sommersa di Palazzo
Regazzoni ancora osservabile sotto l’acqua della Livenza con la
messa in secca del ramo medesimo,
per
il ritrovamento di antiche fondamenta su giardino di palazzo
Camillotti, sempre adiacente il ramo della Livenza antistante il
palazzo Ragazzoni,
per
il pozzo ritrovato durante i lavori di Piazza del popolo,
per
il ritrovamento dei rifugi sotterranei in piazzetta Manin,
dell’Ospitale
di San. Gregorio
per
citare solo i più importanti. Lo spirito collaborativo, la
consapevolezza di avere un ente in sintonia con il proprio operato,
non hanno di fatto creato rallentamenti nei lavori tutti regolarmente
ultimati.
Per
questi motivi riteniamo che il Sindaco Ceraolo sia inadeguato al
compito che è chiamato a svolgere, e ne chiediamo le dimissioni.
Le
regole elettorali prevedono che il vincitore delle elezioni abbia un
premio di maggioranza che gli consenta di governare con ampi margini.
A noi attuale opposizione non sono riconosciuti nemmeno i numeri per
poter presentare una mozione di sfiducia al Sindaco, siamo in 8 e per
presentarla dobbiamo essere almeno in 9. La riflessione comunque deve
essere fatta, soprattutto da parte della maggioranza che avvalla con
il proprio comportamento, quanto compiuto dal Sindaco e perciò
complice in questo, del disagio creato alla popolazione ed allo
svilimento che la città sta subendo.
Inoltre
ci chiediamo quale sia l'interesse pubblico che ha sotteso le
decisioni del sindaco Ceraolo? La realizzazione di una rotonda in
viale Zancanaro all'incrocio con via Carducci?
Cittadini
Per Sacile 15 Aprile 2013.