giovedì 2 maggio 2013

Ceraolo aumenta l'IMU senza presentare il bilancio!

Non hanno voluto sentir ragione, tronfi di non aver avuto incertezze ne ripensamenti, nemmeno dopo ore di accorati appelli sia dall’opposizione che da parte di chi con loro si era speso nel 2009 per tornare al governo della città.
Sono rimasti sordi ai richiami sulla difficoltà di imprese e famiglie soprattutto di quei ceti medi che erano la spina dorsale e la forza della nostra Italia, sempre più spinti verso la soglia di una povertà in cui non meritano di vivere.
Sono rimasti sordi ai consigli di attendere le manovre di un governo nazionale e uno regionale che consci della situazione hanno già dichiarato che daranno strumenti e risorse per ridare fiato ad economie e famiglie e nel contempo, permettere ai comuni di chiudere i bilanci senza disavanzi.
La loro unica preoccupazione è stata proprio questa: chiudere in pareggio il loro di bilancio.
Bilancio che peraltro non vogliono ancora presentarci nei suoi valori, chiedendoci un atto di fede su quanto hanno fatto e che nei pochi valori dichiarati, determina uno sbilancio di appena il 3% della spesa che continuano a dichiarare non sia ulteriormente comprimibile.
Stupisce l’affermazione più volte espressa dal Sindaco, che diversamente dal bilancio da loro dichiarato “incomprimibile”, ritiene una ulteriore tassazione di circa 100 € a famiglia, che diventerà 3-400 per qualcuna e zero per altre, sia sostenibile dalle famiglie sacilesi anche in questo periodo di forte crisi.
L’ultimo tentativo di raddrizzare una situazione a nostro avviso pericolosa, è stata la presentazione di 4 emendamenti con diverse modulazioni per gli aumenti IMU, dove venivano salvaguardate le famiglie dei ceti medi e le attività lavorative, perché senza lavoro nessuna manovra sarà mai sostenibile ed il poco lavoro che ancora c’è deve essere tutelato. Nemmeno questi consigli, peraltro contenuti in molti interventi della maggioranza, sono stati accolti segno evidente che manca sia l’ascolto che la disponibilità a condividere le scelte di questo comune.
In questi 4 anni di opposizione e di crisi che ogni anno diventa sempre più forte, non abbiamo mai ceduto al facile gioco di fare demagogia ed elencare le promesse non mantenute ed i patetici errori compiuti dall’amministrazione; e per questo siamo anche stati criticati; ma il nostro senso di responsabilità nei confronti della città ci ha fatto mantenere un profilo attento ma collaborativo, offrendo più volte sponda a decisioni difficili che via via si prospettavano.
Ora però, non possiamo essere complici di questa manovra, e non tollereremo più che venga calpestato il diritto nostro come della cittadinanza, di essere veramente informati e non interpellati con fastidio per mero dovere.
Un’ultima notazione su quanto successo in chiusura. Il mancato controllo da parte del presidente del consiglio dott. Giuseppe Toffoli e dell’amministrazione tutta, sul rispetto di quanto deciso dal consiglio comunale, ci fa fortemente dubitare sull’effettiva volontà di riconoscere al consiglio stesso le funzioni sancite dalla legge, e di quanto le indicazioni più volte espresse su ordini del giorno o atti di indirizzo, vengano applicate. Sgradevole l’assoluta mancanza di stile dimostrata nel dare la colpa agli uffici di quanto accaduto, ed ancor più grave la mancanza di sensibilità verso l’argomento, segno di una alterata percezione dei problemi e forse della stessa realtà.

Sacile 30 Aprile 2013

Cappuzzo Roberto