lunedì 15 marzo 2010

"Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini"

I consiglieri di Libertà Civica-cittadini e del PD Partito Democratico, hanno presentato congiuntamente degli emendamenti al bilancio 2010.

Il punto focale degli emendamenti sono l’eliminazione dell’aumento TARSU, introdotto dalla giunta Ceraolo e che la maggioranza attuale di centro destra si appresta a votare.
<< Ribadiamo con forza le nostre dichiarazioni espresse anche in commissione ambiente e che, non smetteremo mai di dichiarare in ogni sede che ci è concessa, in primis nella sede naturale delle decisioni cittadine; il consiglio comunale>>
<< La decisione di aumentare le tasse in un anno di crisi profonda e generalizzata come da decenni non si vedeva, è una scelta scellerata che la giunta Ceraolo e la maggioranza di centro destra si appresta ad approvare, perché denota l’incapacità di capire quali sono le vere priorità, l’incapacità di mettere da parte i loro progetti e le loro aspirazioni, ed aiutare concretamente le famiglie ed i cittadini in vera difficoltà primo ed imprescindibile obiettivo dell’azione di un governo a favore dei cittadini>>
Gli emendamenti prevedono la riduzione di alcuni trasferimenti discrezionali, la riduzione di quote a favore della giunta e per le loro attività di rappresentanza, la diminuzione di quote del settore sportivo, in considerazione che questi servizi sono quelli a più bassa copertura.
A titolo di esempio, citiamo il 70% a carico delle famiglie per le rette asilo nido, l’80% a carico degli anziani per le rette della casa di riposo, l’88% per la mensa comunale. Diversamente dagli impianti sportivi che godono di una copertura di meno del 5% da parte dei fruitori.
Ultime e più importanti le scelte sulla 5° farmacia e sull’ICI.
La 5° farmacia è stata una nostra conquista e l’avremmo aperta non appena si fossero resi disponibili i locali gratuiti previsti. Contestiamo la scelta di far pagare con l’aumento della TARSU questa scelta che costerà più di 100.000 € di solo affitto e personale, a fronte di un incerto possibile guadagno.
Ancora più grave la scelta di non iscrivere a bilancio 173.000 € (metà della manovra TARSU) di crediti dallo stato per la soppressione voluta dal governo Berlusconi dell’ICI. Criticammo la manovra squisitamente politica del governo nazionale di levare un tributo locale invece di ridurre un dei molteplici tributi nazionali, una scelta apertamente contraria al federalismo fiscale che tanto viene sbandierato ma non praticato, dagli attuali
governi di centro destra, statale e regionale. Prevedevamo che questa soppressione avrebbe costretto i comuni a ricorrere a nuove e diverse tasse, cosa che noi decidemmo di non fare nel bilancio 2008 e 2009 e di comprimere la spesa, ma che alla prima occasione utile la giunta Ceraolo non ha rinunciato ad effettuare.
A tutt’oggi il governo centrale non trasferisce interamente quanto richiesto dai comuni, e nonostante le rassicurazioni della regione FVG, che qualora il governo centrale non provvedesse, interverrebbe lei, si è
preferito tassare i cittadini che credere ai governi amici, nazionale e regionale. Forse proprio la loro conoscenza è alla base della non fiducia dell’amministrazione Ceraolo, nelle promesse fatte.

Sacile 10 Febbraio 2010 I consiglieri di LC-Cittadini e PD

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